La Cascata del Torrente Monia

29.08.2022

Ecco un vero angolo di paradiso, la cascata del torrente Monia, in Lunigiana, raggiungibile in mezz'oretta di irto sentiero, tutto in discesa, dal paesino di Irola bassa, ma si puo' partire anche da Irola alta, come ho fatto io per errore ! Solo un kilometro di cammino in più. Il ritorno ovviamente sarà tutto in ripida salita. Il sentiero è evidente e ben segnato, a tratti ripido e scivoloso, disseminato di diverse frecce che indicano "cascata", nei cui pressi si trovano gli affascinanti ruderi di un antico mulino, ormai diroccato e pericolante. Lo stesso paesino di Irola, sormontato da una grande casa-torre medievale, è un borgo antico e curioso, ricco di passi e sottopassi, archi e stretti vicoli, che merita una visita.

Per gli amanti dei tenicismi, questa immagine è composta da 4 scatti orizzontali elaborati in HDR e poi sovrapposti in una panoramica verticale, ottenuti con un'ottica da 9 mm targata Olympus. 


Applicati al distacco,
concentrati nel silenzio,
conformati alla natura.

- Zhuangzi -

Arcani sentimenti

"E' molto probabile che un tempo la Terra si presentasse come un'interrotta distesa di foreste, una lussureggiante ed enorme selva infinitamente varia, ricca di piante e di animali di ogni tipo, attraversata da vasti fiumi e scroscianti ruscelli, bagnata da mari, oceani e laghi dalle acque cristalline ed incontaminate.

Ancora in tempi abbastanza recenti tutta l'Europa, dalla Francia alla Russia, era ricoperta da un'unica grande foresta. L'antropologo James Frazer afferma che fino al primo secolo avanti Cristo la cosiddetta Selva Ericinia si estendeva dal Reno verso Oriente per un'immensa e sconosciuta distanza, al punto che alcuni Germani, interrogati da Cesare, avevano sostenuto di aver viaggiato per due mesi senza trovarne la fine.

La stessa Italia del Nord era completamente ammantata da fitte selve di olmi, di castani, e specialmente di querce e Roma era divisa dall'Etruria centrale, almeno fino al sesto secolo a.C. dalla foresta del Cimino, che secondo Livio nessun mercante aveva mai osato attraversare, tanto era fitta e pericolosa.

E' ipotizzabile che in tali luoghi incontaminati ed inesplorati si potesse percepire il mistero, il potere e l'infinita bellezza del mondo naturale, riconoscendo nell'insieme delle sue manifestazioni il corpo vivente e pieno d'incanto di un'unica Grande Madre, dalle molteplici forme divine.

Uomini e donne dei tempi arcaici, dotati probabilmente di una particolare sensibilità, potevano forse percepire l'intero mondo naturale come un'unico grandioso tempio a cielo aperto".

dal libro   Le Vergini arcaiche  di Leda Bearné - ediz. La Terra di Mezzo

... ed è questa atmosfera che mi pare di respirare quando mi trovo in certi luoghi, come questo, dove i confini tra me stesso e la natura sembrano farsi liquidi, dove gli istinti e la sensibilità si risvegliano, dove la società con tutti i suoi rumori e le sue inutili complicazioni, pare essere un lontano pianeta alieno. E' in questi luoghi, in solitudine, che si percepisce un ricordo sopito dentro di noi, un labile ricordo di un lontano passato, una sorta di arcano mondo perduto, che riecheggia dentroall'animo,  e che da quel lontano passato mi chiama, mi invita, mi ricorda che fa parte di me, o io facciamo parte di esso, di quel mondo primordiale, che oggi abbiamo dimenticato smarrendoci.



Apply yourself to detachment,
concentrate in silence,
conform to nature.

- Zhuangzi -


Here is a real corner of paradise, the waterfall of the Monia torrent, in Lunigiana, reachable in half an hour of bristling path, all downhill, from the village of low Irola, but you can also start from Irola high, as I did for mistake ! Only one kilometer more walking. The return will obviously be all uphill. The path is evident and well marked, at times steep and slippery, scattered with several arrows indicating "waterfall", near which there are the fascinating ruins of an ancient mill, now in ruins and unsafe. The same village of Irola, surmounted by a large medieval tower-house, is an ancient and curious village, full of steps and underpasses, arches and narrow alleys, which is worth a visit.

For lovers of technicalism, this image is composed from 4 horizontal shots processed in HDR and then superimposed in a vertical panorama, obtained with a 9 mm lens made in Olympus.


Arcane feelings

"It is very likely that once the Earth appeared as an uninterrupted expanse of forests, a luxuriant and enormous, infinitely varied forest, rich in plants and animals of all kinds, crossed by vast rivers and roaring streams, washed by seas, oceans and lakes with crystal clear and pristine waters.

Even in fairly recent times all of Europe, from France to Russia, was covered by a single large forest. The anthropologist James Frazer states that until the first century BC the so-called Selva Ericinia extended from the Rhine towards the East for an immense and unknown distance, to the point that some Germans, questioned by Caesar, had claimed to have traveled for two months without find the end.

Northern Italy itself was completely cloaked in dense forests of elms, chestnuts, and especially oaks and Rome was divided from central Etruria, at least until the sixth century BC., from the Cimino forest, which according to Livio no merchant had ever dared to cross, it was so dense and dangerous.

It is conceivable that in such uncontaminated and unexplored places one could perceive the mystery, the power and the infinite beauty of the natural world, recognizing in all its manifestations the living and enchanting body of a single Great Mother, with multiple divine forms.

Men and women of archaic times, probably endowed with a particular sensitivity, could perhaps perceive the entire natural world as a single grandiose temple in the open ".

from the book  The Archaic Virgins  by Leda Bearné - ed. La Terra di Mezzo