Io sono un infinito nell'infinito


Questa fotografia risale ad alcuni anni fa, e la usai all'interno di un contest nel circolo Parmafotografica di cui allora facevo parte, il cui tema era per l'appunto "l'Infinito". Venne esposta, sempre con il medesimo intento, anche in una mostra collaterale nel circuito internazionale di Fotografia Europea che si tiene annualmente a Reggio Emilia.

Di solito, quando si pensa all'infinito, vengono subito alla mente le grandezze astronomiche, lo spazio siderale e sconfinato, stelle galassie e mondi lontani, ma spesso dimentichiamo che abbiamo un abisso sconfinato e sconosciuto anche al nostro interno, nella nostra anima e nella nostra mente.

Gli ultimi studi di fisica quantistica ipotizzano un universo olografico, frutto di una proiezione mentale, ed anche grandi civiltà del passato, come gli antichi egizi, concepivano l'essere umano come una copia dell'universo, all'interno di noi si verificherebbero le stesse dinamiche che si realizzano nello spazio cosmico, nell'universo appunto, anche i sacri templi erano costruiti sul modello del cosmo e dell'essere umano, ci si muoveva nel tempio come all'interno del corpo umano, e si prendeva conoscienza del funzionamento dell'universo.

L'universo quindi potrebbe essere non tanto una cosa che stà al di fuori di noi, ma una cosa che portiamo dentro, e la immaginiamo di fuori, una condizione ben diversa quindi da quanto la nostra mente distorta, forzatamente predisposta al materialismo e al razionalismo, ci lasci pensare e immaginare.

L'universo non è qualcosa che stà la fuori, l'universo lo portiamo dentro, l'universo siamo noi. Esso vive attraverso di noi, non è "qualcosa" che stà la fuori, lontano ed irraggiungibile. Noi non siamo piccolissimi puntini insignificanti che viaggiano senza senso su di una palla rotante nel vuoto! Noi siamo significanti e per niente piccoli, perchè l'universo è permetato da noi, e forse è solo una nostra proiezione.

Noi ci immaginiamo piccoli nell'universo, forse lo siamo, forse invece siamo immensi, siamo una dimensione intermedia, l'universo è una dimensione continua che ci attraversa senza confini reali, che si estende dentro e fuori di noi senza soluzione di continuità, noi siamo contenitore e contenuto allo stesso tempo. Non siamo una cosa a se, siamo perfettamente permeabili ee ammalgamati come una goccia d'acqua nel mare: mare fuori e mare dentro, il confine, la goccia, è solo un'astrazione mentale, come noi. E come la goccia nel mare, anche noi nell'universo ci muoviamo seguendo le sue grandi danze.

Dentro e fuori non fa differenza, e questa è anche l'essenza animistica del naturismo, un essere ammalgamati tutt'uno con il respiro vitale della Natura e dell'Universo, di cui la Natura ne è manifestazione. Tutto il resto è illusione, smarrimento, perdizione.


A questo proposito, voglio riportarvi alcune parole del grande Alejandro Jodorowsky, lette "casualmente" proprio oggi mentre mi accingevo a scrivere questi pensieri, parole che esprimono questi stessi concetti che la mia foto mi ha suggerito:

"Assolutamente tutto, qualunque cosa sia, è vivo, all'interno di un'unità assoluta che chiamiamo Universo. Questa unità assoluta è formata da infinite parti. E ogni parte è formata da infinite altre parti. Non è possibile conoscere la dimensione dell'Universo unico. In uno spazio e un tempo infinito, si sviluppa un multi-mondo di dimensioni impensabili per noi. 

Milioni, miliardi, trilioni, infinite parti di tutte le dimensioni massime o minime si agglutinano nella forma finale unica. Questa forma finale unica possiamo chiamarla Dio.

Ognuna delle infinite parti è un universo cone le sue leggi. Il risultato finale è forse un tutto immobile, unità che nessuna delle sue parti può immaginare. 

Tu, che mi stai leggendo, sei parte dell'impensabile Dio.

Non puoi sapere chi sei, Non hai abbastanza sensi per cogliere la realtà. Ogni oggetto con cui sei in contatto ha particolarità che non puoi cogliere. 

Il tuo corpo è formato da milioni di atomi che formano dentro quello che credi sia fuori di te: galassie, soli, pianeti, razze di insetti.

Tu, tanto quanto me, hai dei limiti, Per esempio, non percepiamo l'odore delle pietre. 

Non posso continuare a scrivere, non c'è spazio qui per descrivere un universo formato da infiniti universi.

E' impossibile sapere dove viviamo e come.


- Alejandro Jodorowsky -


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