Chi almeno una volta nella vita, da bambino, non ha mai giocato con un trenino ? E' una di quelle macchine che affascinano, soprattutto le vecchie locomotive a vapore, questi bestioni enormi che sembrano draghi viventi, sbuffano, respirano, sputano e corrono veloci verso lontani orizzonti: belli , potenti e spaventosi allo stesso tempo. Ancora oggi quando al mattino prendo il treno per andare in ufficio, vedo molti nonni che accompagnano i nipotini a vedere il treno, ed i macchinisti stanno al gioco, salutando i piccoli con le loro trombe. Anche mio nonno mi portava a vedere il treno, ed oggi mi scappa sempre un sorriso quando vedo queste scene. Poi ci sono i casi patologici: Io da ragazzo andavo in motorino immaginando di guidare un treno, avevo disseminato il mio paesino di fermate, ogni angolo era una città, avevo in tasca un foglietto con tutte le fermate, ed ero l'accellerato, quando facevo tutte le fermate (ora sarebbe chiamato "regionale"), e un direttissimo quando invece correvo dritto al capolinea !
Poi si cresce, almeno di solito succede così, e queste cose si dimenticano, ma c'è anche chi invece si porta dietro per tutta la vita le cose che lo entusiasmavano da bambino, e queste cose si trasformano in passioni. Non so se sia un bene o un male, comunque sia, a me i treni piacciono ancora, e mi piace viaggiare in treno, anche solo se per dieci minuti al giorno per andare in città. Si lo so, sono un po' strano, ma ogni volta che mi allontano da casa lasciando la macchina in garage, io stò meglio, preferisco muovermi a piedi, in treno o in bicicletta: è una forma di libertà ! Certo il treno non ti porta dove vuoi, ma solo nella stazione più vicina, e gli orari li decide lui, quindi dove sta la libertà direte voi !? Intanto abbiamo la fortuna di vivere in un paese che ha rete ferroviaria molto capillare, anche se abbiamo perso e stiamo perdendo molti pezzi ! In effetti l'automobile è un simbolo di libertà e di emancipazione nell'immaginario collettivo moderno, ma se ci fate caso, l'uomo non sa apprezzare la libertà, anela ad essa quando non ce l'ha, e non ne sa fare buon uso quando ce l'ha, non la sa valorizzare e sfruttare. Spesso allo schiavo liberato, mancano le sue catene. A volte mi vengono i dubbi, forse non è della libertà ciò di cui abbiamo bisogno, forse abbiamo bisogno di limiti, di difficoltà da superare, di motivazioni. Lo vedo anche nelle piccole cose attorno a me, anche nel campo della fotografia. L'automobile è diventata un peso ingombrante, inquinante, stressante e costoso: traffico, ztl, tasse, parcheggi, multe, revisioni, gomme estive, gomme invernali, meccanici, incidenti, assicurazioni.... una presenza troppo invadente nelle nostre vite ! Io mi sento molto più libero quando esco "leggero", solo con le mie gambe, o al massimo con la mia bicicletta, quando ho degli orari da rispettare, quando devo pedalare, e quindi faticare, per andare dove devo andare ! Forse per tornare veramente liberi, dobbiamo fare un passo indietro, dobbiamo rendere più semplice la nostra vita, anziché complicarla con tanti, troppi marchingegni, dobbiamo tornare alla semplicità. Io mi sono reso conto che il tempo trascorso in auto, è tempo di vita sprecato inutilmente, il tempo passato in bicicletta o in treno invece no, è tempo che vivo e che gusto minuto per minuto. Sicuramente sono un privilegiato, non tutti possono farlo, ma è importante che ognuno trovi un modo per liberarsi dalle sue catene, o per trovarne di soddisfacenti ! Abbiamo forse anche una visione distorta della vita, consideriamo "la comodità" come un valore, come una misura della qualità della vita, ma io penso che lo scopo della vita non stia nel faticare il meno possibile !