Chiamiamole coincidenze ...
Un mercoledì sera ho avuto uno scambio di messaggi con una mia amica, abbiamo parlato un po' dell'identità ed io spiegavo come noi tutti (almeno io di sicuro) abbiamo molte sfaccettature e di come si possano avere diverse identità o personalità, come fossero vestiti che ci cambiamo. E' una mia amica molto particolare, alla quale avrei voluto dire mille cose, ma non avevo le parole giuste che potessero racchiudere quello che pensavo, e che provavo, in poche ed efficaci frasi.
Giovedì mattina: passavo veloce in bicicletta in centro città quando, con la coda dell'occhio, intravedo alcune bancarelle, forse di libri usati, sotto i porti di via D'Azeglio.
Passo oltre correndo dritto verso la mia meta, una chiesetta che avevo in mente di fotografare prima di andare al lavoro, ma all'improvviso qualcosa mi dice di fermarmi e di tornare indietro, così giusto per dare un'occhiata, e così faccio: freno, mi giro e torno indietro. Scorro veloce con lo sguardo le copertine dei libri esposti, tutti a due euro l'uno, quando un volumetto attrae la mia attenzione, sicuramente per la seducente copertina: tutto quanto riguarda il corpo e la libertà mi affascina, il corpo spogliato dagli abiti è come un'anima liberata, è l'essere nella sua essenza, senza più i vincoli psicologici dell'apparire.
Bene, d'istinto prendo in mano questo libretto e lo giro: rimango letteralmente folgorato dalle poche parole scritte sul retro della copertina, sono esattamente tutto quello che avrei voluto dire alla mia amica, sono la sintesi perfetta del mio pensiero e della mia visione, in quelle parole c'era dentro tutto un mondo, tutta una situazione che sto, forse stiamo, vivendo: sono proprio le parole che cercavo ! Dovevo prendere quel libro, dovevo assolutamente far avere quelle parole alla mia amica.... e così è stato.
E' come se quel libro mi avesse letteralmente "chiamato"... possiamo considerarle, se volete, coincidenze, ma sono troppe, gli eventi si concatenano misteriosamente con un senso...
Per la cronaca, il libro lo devo ancora leggere, per ora giace sullo scaffare per la necessaria maturazione, come l'amicizia in questione d'altronde. Lo stesso giorno, su una bancarella a fianco, ho trovato un interessante volume sui castelli del parmense stampato nel 1955, un'edizione interessante e difficile da trovare, questo costava un po' più di due euro, ma ne è valsa la pena. I mercatini dei libri usati sono delle vere e proprie miniere in cui scavare a mani nude, alla ricerca di perle e tesori nascosti. Il profumo stesso dei libri, il loro aspetto vissuto, il colore ingiallito, lo scorrere delle dita sulla carta, il rumore stesso dello sfogliare le pagine, tutte sensazioni fisiche che fanno parte del piacere della lettura, un piacere che nessun file e nessun ebook darà mai, a mio parere. L'idea stessa che un libro possa passare di mano in mano, da persona a persona, di casa in casa, per adempiere a quella che è la sua missione: portare un messaggio, diffondere idee, attraversando le vite delle persone... è affascinante.