Zdzislaw Beksinski ed Elisa Seitzinger
Fate attenzione, c'è una guerra in atto. Il campo di battaglia è la vostra mente, l'obiettivo la vostra anima.
- Prince, 1999 -
La frase di Prince che campeggia da sottotitolo a questa pagina puà ben introdurre e sintetizzare magistralmente tutta la produzione artistica di questo personaggio veramente visionario e delirante, si potrebbe dire, ma io preferisco definirlo concreto e coraggioso.
Artista dalle tinte forti Zdzislaw Beksinski, molto forti, non in termini prettamente cromatici quanto piuttosto in termini di contenuti e di messaggi che possono apparire disturbanti od oltraggiosi ma che, volenti o nolenti, riflettono il nostro reale vissuto quotidiano. Questo artista ha colto l'essenzialità della nostra esistenza, anche se può essere particolarmente duro da accettare per chi è a digiuno di certi argomenti e per chi vive nella matrix senza averne alcuna consapevolezza.
Artista dalla vita travagliata e complicata, ma una vita travagliata non è una giustificazione, non è prettamente una "causa", è piuttosto un'occasione, un'esperienza che ti corrode la visione ordinaria del mondo ordinario, lasciandone intravedere la struttura sottostante. Sono esperienze che fanno cadere le maschere, ed il reale si mostra per quello che è, e che tu riesci a percepire proprio grazie alle tue esperienze che ti hanno segnato, fatto soffrire, ma anche ti hanno "tolto il prosciutto dagli occhi".
Dopo aver letto di energie psichiche, di corpi sottili, di eggregore e campi energetici, dopo aver letto storie di religioni e mitologie, dove dei e divinità vengono create e manipolate ad arte a piacimento e compiacimento di chi tira le redini del mondo (e non sono certo i politici, i governi, le lobby o i capi religiosi, tutti questi sono solo il primo fronte, la facciata), dopo aver attinto a teorie complottiste di ogni genere, l'essermi imbattuto "casualmente" nelle immagini di questo artista è stata come una rivelazione, una summa di conoscenza condensata nel tratto di questi profondissimi disegni. E' come se Zdzislaw togliesse, forse senza tanta grazia o delicatezza, il "velo di maia", scoperchiando il vaso di Pandora !
Il nostro mondo, il nostro concetto di realtà, è tutto illusorio e costruito ad arte per tenerci legati a questa illusione, lo dicono tutte le filosofie antiche, lo conferma la fisica quantistica. Può piacere o non piacere, difficilmente penso possa piacere, ma di certo, quando la realtà ti viene crudamente sbattuta in faccia, non può lasciare indifferenti, allora non resta che far tesoro di questi spiragli di conoscenza, di questi visioni salvifiche, e cominciare a cambiare qualcosa, e quel qualcosa, quel cambiamento, potrà avvenire soltanto dentro di noi, e se avverrà potrà scatenare una reazione a catena e forse far germinare un nuovo rinascimento del genere umano. Ma forse questa è solo utopia, già sarebbe un grande onore difendere la propria anima, una grande conquista il riuscire a salvarla.
Concedetemi una piccola digressione a questo proposito su cosa realmente rapresenti e significhi il crocefisso, tanto per darvi una vaga idea del simbolismo del mondo che ci circonda e ci incatena. La croce rappresnta l'istituzione della Chiesa, il personaggio inchiodato sopra rapresenta ciascuno di noi: ebbene quest'uomo ha mani e piedi legati, inchiodati alla croce, a significare che non puo' fare quello che vuole ne andare dove vuole, ma puo' solo fare e andare dove dice la Chiesa a cui è legato. Ha il capo chino, in segno di sottomissione, e sulla testa una corona di filo spinato, che non è propriamente la corona di un re, bensì un recinto, il recinto in cui è confinato il suo pensiero, non gli è concesso di pensare liberamente, ma il suo pensiero è relegato a forza all'interno di quel recinto ben sorvegliato. Infine il costato, trafitto da una lama fino a raggiungere il cuore, per ferire a morte la parte più vitale dell'essere, il cuore, sede dell'anima. Ma se non vogliamo cogliere le simbologie che ci circondando e ci plasmano la realtà dall'interno della nostra mente, ci possiamo tranquillamente rimettere il prosciutto sugli occhi e tornare ad accontentarci di quel teatrino preconfezionato che impopriamente chiamiamo vita, e liquidare questi disegni come arte degenerata.
Il più grande inganno è proprio questo: è tutto chiaro e ben evidente tutto attorno a noi, non c'e nessun segreto, eppure noi non lo vediamo, e se lo vediamo non ci crediamo, è questa la vera forza dei nostri nemici, l'inganno, ottenuto attraverso le nostre stesse menti. Perchè noi non ci crediamo, loro invece si, e sanno bene come funzionano e quali siano i poteri delle nostre menti.
Ma non vi viene mai il dubbio ? E se fosse invece la nostra vita ad essere degenerata ? Se fossimo noi a vivere una vita come animali da allevamento ? Succubi che si lasciano succhiare le energie ? Che si lasciano stuprare l'anima in cambio di qualche comodità o di qualche prestigio sociale ? Che ci prostituiamo quotidianamente per qualche briciola, come formichine ? Cosa sarebbe più degenerato ? Vivere rispettando se stessi o vendere l'anima al diavolo ?
Guardiamo l'immagine di apertura: quello sullo sfondo, teatro di battaglie e distruzioni, è il nostro mondo, la nostra quotidianità, il frutto dei nostri stili di vita basati sulla competizione, sull'avidità, sulla lotta e sul desiderio di apparire e primeggiare, pensate alle nostre città, alle strade o ai nostri luoghi di lavoro, spesso non sono molto diversi da quell'inferno rosseggiante dipinto sullo sfondo. Osservate poi quegli esserini brutti, schelettrici, perchè ormai privati delle loro energie vitali, animiche, che sembrano formiche, insetti, ma a guardar bene hanno fattezze vagamente umane, ma che importa ? Che differenza fa ? Sono forse le nostre vite davvero tanto differenti da quelle degli insetti ? Tutti in fila a seguire la massa, per venire ala fine fagocitati da qualche somma entità superiore di cui ignoriamo completamente l'esistenza, perchè nessuno osa alzare gli occhi per guardare! Queste immagini, altamente simboliche e profondissime, dicomo veramente molto più di mille parole !
Guardiamo bene anche quest'altro disegno, cosa vedete esattamente ?
Vi dico cosa vedo io: vedo una donna seduta su di una sedia all'interno di una squallida stanza, bene quella stanza è il mondo, è il suo mondo, il nostro mondo, dalla porta aperta si intravede tutto il mondo la fuori, ma la donna trascorre la vita in quella stanza, che è convinta essere il mondo, ignorando quanto stà la fuori, perchè troppo impegnata nei suoi trastulli e nei suoi godimenti. Stà seduta su quella sedia che è tutto il suo potere, un potere effimero, regina di una stanza piena di rifiuti, mentre il mondo e la vita stanno la fuori. Ma c'è molto di più: il suo marchingegno di piacere è collegato ad un filo, qualcuno gliela fornito e le da energia per farlo funzionare, quel qualcuno si intravede appena al di la della soglia, questa donna (che rappresenta tutti noi, donne e uomini senza distinzione) non è consapevole di quello che stà facendo, lei pensa di agire per il suo solo piacere, invece è una pedina, è una sorta di pila umana, lei con il suo piacere produce un'energia di cui qualcun altro si nutre. Lei non vede il personaggio oltre la soglia, presa della sua estasi probabilmente non vede nemmeno il mondo la fuori, e se lo vede non gli interessa, lei è regina del suo mondo, assisa sul suo elegante sgabello a mo' di trono, regina di una squallida stanza piena di spazzatura.
Provate a pensarci, sono poi così diverse le nostre vite dalla realtà rappresentata da questa scena ? Immaginate di sostituitire il marchingegno di piacere con qualsiasi altra cosa, con lo sport, le belle macchine, l'abito firmato, il conto in banca, le belle amanti, i titoli accademici.... la vita e l'universo sono comunque la fuori, e chi vi fornice i vostri giochini preferiti, stà comunque la fuori, siamo soltanto noi nel recinto a spintonarci a vicenda.
Ma quindi ? Quindi io parteggio per una rivoluzione, ma non con i forconi, quelle sono solo messe in scena che fanno parte di un copione già visto e rivisto, e che non funziona, ma una rivoluzione interiore, un ritorno al senso e al valore della bellezza, della semplicità e ad un riavvicinamento alla Natura, ad un'immersione totale in essa per riacquisire memoria e consapevolezza di chi veramente noi siamo. Ristabilire una connessione con le energie della Natura, e non solo la Natura materica del nostro pianeta, perchè in definitiva siamo comunque figli delle stelle, e questa connessione ci manca, ora più che mai.
Elisa Seitzinger
"La tipografia è uno strumento nascosto di manipolazione all'interno della società"
Nel perido in cui ho conosciuto questo artista, nel momento temporale in cui rimuginavo su queste immagini e leggevo libri su argomenti affini, camminando per le strade di Parma, una mattina che avevo un'oretta da passare in attesa di un appuntamento, mi sono imbattuto in alcune immagini che mi hanno attirato e catturato da lontano, si trattava della locandina di una mostra di un'artista che sinceramente, mia somma ignoranza, non conoscevo assolutamente. Incuriosito, visto che la mostra era ancora in corso ed era proprio a due passi da dove mi trovavo, decisi di fare un salto, ed è stata una folgorazione. Fin da subito le figure enigmatiche di questa artista, Elisa Seitzinger il suo nome, mi hanno introdotto in un mondo magico, multidimensionale, fantastico, ma allo stesso tempo pieno di pericoli e trabochetti. Anche se stilisticamente completamente diverse dalle opere di Beksinski, nella loro essenza ci ho trovato una grande comunanza di contenuti, una sottile affinità. E' stata una piacevole scoperta, un tassello che arrichisce il mio mosaico. Nel vedere la mostra, ci ritrovavo dentro tutte le mie riflessioni, tutte le questioni che in modo forse molto confuso ho cercato di condensare anche in queste mie righe. Io non ho la pretesa di insegnare niente a nessuno, ma solo raccontare i mieri persorsi, le mie peregrinazioni, affinchè magari possano offrire qualche spunto di riflessione per qualcuno.
Le sue bellissime immagini, eleganti e delicate in netto contrasto con quelle di Beksinski, sono ricche di simbolismi arcaici, alchemici, mistici ed esoterici, e ricordano molto da vicino il visionario mondo dei Tarocchi ed i suoi simbolismi, infatti la stessa artista ne ha disegnato un bellissimo mazzo che non poteva non entrare nella mia collezione.
Per approfondire, vi lascio il link al suo interessante profilo >>>