Tarot Museum

ORACOLI  E  TAROCCHI

Il fascino seducente ed inquietante dei nostri abissi interiori



In queste pagine vi racconto di un mio particolare viaggio, è il racconto di una seduzione, da qui anche il significato dell'immagine qui sotto, un'immagine che trabocca di seduzione, di fascino e di vita, in una dimensione senza tempo. Ed è proprio questo il viaggio che vi racconterò: uno sprofondare nell'inconscio e nei meandri della nostra psiche e della nostra anima, attraverso icone senza tempo, attraverso immagini simboliche che affondano le intricate radici nel profondo delle arcaiche inquietudini umane, che sono sempre attuali e ci proiettano nel futuro, perchè infine lo spirito dell'uomo e le sue logiche sono e restano per sempre immutabili.

Immagine di Leopold Schmutzler (Geman painter - 1864-1940)

Non sono e non voglio essere un cartomante, ne voglio leggere il futuro, ne a me ne agli altri, perchè nulla comunque è predeterminato, non esiste un futuro da leggere, ma solo un futuro da creare. Mi reputo solamente un estimatore, un amatore e un collezionista di queste bellissime ed enigmatiche carte,  perchè trasmettono arte e bellezza e contengono simboli e codici che sono chiavi per accedere a dimensioni universali ed interiori, dimensioni spirituali, sapienziali ed anche dimensioni intime del nostro essere più profondo e sincero.


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Tarot Museum


Avendo collezionato molti mazzi di Tarocchi, mi è nata l'idea di creare una sorta di piccolo museo dei Tarocchi realizzato scegliendo una singola carta da ogni mazzo della mia collezione, ovviamente sceglierò e commenterò di volta in volta quella che a mio avviso è la carta che più mi ha colpito e affascinato di quel mazzo. Ogni carta andrà ad arricchire il piccolo museo, sperando possa essere una cosa curiosa e magari utile per qualcuno.

La storia dei Tarocchi si perde nella notte dei tempi e si sono fatte mille ipotesi e diquisizioni, mi piace pensare che queste carte portino fino a noi una saggezza ancestrale, antichissima, forse di qualche lontana civiltà prediluviana i cui illustri studiosi abiano cercato ed inventato un modo per trasmettere inalterata al loro conoscenza per farla giungere più lontano nel tempo possibile, preservandola allo stesso tempo da dagli inganni e dalle macchinazioni degli uomini, sfruttando come cavallo di Troia proprio una delle grandi debolezze del genere umano: la propensione al gioco.

Così attraverso un apparente innocuo gioco, spesso schernito, denigrato, regolamentato, vietato o controllato, unantica e profanda sapienza si sia insinuata attravero i secoli, portando intatta fino a nostri giorni la sua linfa vitale, protetta da un inguaggio segreto che sa parlare a chi sa ascoltare, al di là di ogni barriera lingustica o culturale.

Un messaggio profondo e segreto salvaguardato proprio dall'essere sotto gli occhi di tutti, perchè alla fine il vero segreto è che non c'è nessun segreto, è tutto sotto i nostri occhi: basta saper guardare e saper intepretare: è proprio il problema più grande dell'essere umano, saper guardare, non vediamo quello che abbiamo davanti agli occhi, ed anche se lo vediamo ci hanno insegnato a non crederci ! In questo i Tarocchi possono venirci in auto, nell'insegnarci a guardare.


>>>  entra nel museo dei Tarocchi  >>>


NOTA SUL BLOG:  il museo si trova ospitato nello spazio blog della piattaforma Tumblr, per avere una navigazione fluida ed accedere a tutti i contenuti, vi conviene iscrivervi, non costa nulla e serve solo una mail. Tengo a precisare che, iscrivendovi a Tumblr, non vi iscrivete al mio sito (ilviaggiatoresenzameta.it), io non chiedo nulla, nemmeno la mail,  l'eventuale iscrizione è esclusivamente gestita dalla piattaforma Tumblr per poter usufruire dei suoi servizi.




Il mio percorso ed il mio vagare ...

Tutto è nato per "caso" leggendo alcuni libri che indagavano le origini della nostra religiosità, mitologie antiche, simbologie e culture perdute, spiritualità, il significato degli antichi geroglifici, le radici dell'alfabeto ebraico, alcuni testi esoterici, insomma argomenti anche molto diversi tra loro, di autori diversi, ma in in modo o nell'altro spesso in questi testi si faceva riferimento agli Arcani dei tarocchi. Dai una volta, dai due, alla fine la curiosità mi è venuta, e da completo ignorante dell'argomento, anche piuttosto scettico e prevenuto, ma per pura curiosità culturale, lo scorso anno decisi di comprarmi un mazzo di tarocchi.

Chi ama l'arte, non può non rimanere comunque affascinato dalle immagini di queste carte, alcuni mazzi sono dei veri capolavori, piacevoli e suggestivi anche solo da sfogliare, come si potrebbe sfogliare un volume d'arte. Guidato solo dall'istinto, optai per un mazzo di "Tarocchi dei Visconti", riproduzione di un mazzo di carte del 1450 circa, fatto realizzare dall'allora signore di Milano Francesco Sforza.

Arrivato il mazzo, me lo sono guardato, gustato, assaporato, poi ho rimesso le carte nella scatola e se ne sono state buone buone in liberia per un po' di tempo. All'epoca stavo attraversando un periodo molto buio della mia vita, uno dei peggiori in assoluto,  tormentato da un sentimento d'amore profondo e totalizzante, ma assolutamente non ricambiato: una vera e propria morte interiore. Un bel giorno, come gesto disperato, decisi di riprendere in mano queste carte per provare ad interrogarle in merito alla persona oggetto dei miei tormenti, che era sparita nel nulla, nell'oblio più totale. Io, da completo neofita, senza aver mai preso in mano una carta in vita prima prima di allora, scettico ed improvvisato, formulai una domanda molto precisa, volevo sapere se questa donna si sarebbe mai rifatta viva, dopo oltre un anno di silenzio tombale: quindi mescolai bene le carte e ne estrassi tre a caso, uscirono tre donne, e tre donne importanti, la spiegazione del libertto allegato alle carte illustrava quei personaggi come donne molto positive e profonde, intelligenti, diplomatiche e comunicative, e nella mia ignoranza interpretai quelle carte come una risposta affermativa alla domanda che avevo formulato, anche solo il fatto di aver pensato ad una donna e di aver avuto in risposta ben tre figure femminili era di buon auspicio secondo me !  Ebbene, con mia grande sorpresa ed incredulità, non passarono due giorni che quello che avevo chiesto si avverò: un suo messaggio arrivò l'indomani mattina sul mio telefonino, lasciandomi letteralmente sgomento ! Mica male come inizio da neofita ...

Inutile dire che questo episodio non fece che incendiare l'interesse e la curiosità per queste carte, decisi quindi di comprarmi un libro per approfondire l'argomento, e guidato sempre e solo dal mio istinto, tra la selva di volumi che Amazon mi proponeva, come primo libro sui tarocchi scelsi un bel tomo di Alejandro Jodorowsky: penso che anche in questo caso il mio angelo custode mi abbia guidato, non avrei potuto scegliere di meglio, un personaggio molto affascinante, poliedrico, che introduce in questo mondo in modo magistrale secondo me, un poeta dell'esistenza, con una visione molto olistica. Successivamente ho scoperto altri scrittori interessanti, tra i quali i grandi maestri  Pëtr Dem'janovič Uspenskij e Aleister Crowley: il cammino è appena iniziato e si annuncia un viaggio straordinario !

Interessandomi di vari argomenti, tra i quali Tarocchi, antiche religioni, civiltà perdute, storia ed archeologia, mi sono fatto l'idea che l'uomo moderno viva nella convinzione che questa sia l'epoca migliore, più progredita e più giusta possibile, quella più "scientifica" ed avanzata. Queste convinzioni io le chiamo "presunzione", perchè mi sembra proprio che siano convinzioni del tutto aleatorie e senza fondamento. Abbiamo costruito il mito della scienza, ma la scienza indaga la superficie delle cose visibili,  ed in questo modo abbiamo tagliato fuori dal nostro mondo tante altre realtà come l'anima, lo spirito, il sogno, l'empatia e l'intuizione, creandoci l'immagine di un Universo simile ad un'enorme macchinario, senza chiederci chi o cosa muova questo macchinario, come sia nato e quale ne sia il suo scopo. Crediamo a questa immagine che ci propongono insistentemente con prove convincenti, abbiamo elevato la scienza al rango di religione, abbiamo ridotto le nostre vite ad un ingranaggio di questo enorme macchinario, senza considerare che, quando l'ingranaggio sarà non più funzionante, verrà sostituito e quello vecchio destinato all'oblio. In questo modo abbiamo tagliato le nostre radici con la Terra, la nostra connessione con le stelle, il Sole principalmente, cresciamo come piantine in vaso, credendo che il vaso sia il mondo, e la minaccia della discarica income sempre su di noi, non appena questa piantina cesserà di essere utile o decorativa per l'arredo di una casa altrui.

Io non credo che le cose stiano effettivamente così, mi piace farmi delle domande, e mi sembra che per trovare delle risposte soddisfacenti, ci si debba rivolgere al passato, più che al presente. Ma non al passato prossimo, bensì a quello remoto, remotissimo, arcano.  La stessa nostra scienza, quando diventa meta-scienza, quando comincia ad indagare la materia e l'energia nelle sue forme più intime, scopre dei concetti che non sono molto diversi da quelli espressi da culture, filosofie e religioni antiche di ogni angolo del pianeta. Ho l'impressione che, scrostando la superficie ricoperta da molte mani di vernici, ci sia una sostanza uguale o simile per tutti, e che le differenze siano solo espressive, di linguaggio.

Oltre all'aspetto estetico ed artistico, un grande merito di queste carte è quello dell'avermi introdotto in un mondo che non mi aspettavo, o meglio che conoscevo solo superficialmente sotto forma di frammenti sparsi e disconnessi, studiando i Tarocchi invece stò scoprendo come tutti quei tasselli facciano parte di un unico disegno tracciato su un foglio invisibile, un foglio che non ha margini, ne geografici, ne temporali: tutte le piccole gocce di sapere che nella vita ho appreso si stanno rivelando piccole goccie di un unico, grande ed antico oceano di conoscenza.

 I Tarocchi stanno avendo questa funzione per ora nella mia vita, sono diventati come un ago per cucire assieme tante pezze di conoscenza, per metterle in relazione, par approfondire i rapporti tra di loro, ed uno stimolo per cercarne altre, sempre più antiche, sempre più esotiche. Li uso come strumento introspettivo, per meditare e sognare, per pregare (che non è molto diverso). Migliorano la percezione, la sensibilità e l'osservazione, danno valore e significato a tanti piccoli particolari che normalmente sfuggirebbero alla nostra attenzione o sarebbero catalogati semplicemente come "coincidenze".  Aiutano a capire la concatenazione degli eventi e fanno percepire che nulla, assolutamente nulla, accade per caso.

Infine, sento che questi simboli mi creano una sorta di contatto, mi nutrono in un certo senso, nutrono la mia fantasia, il mio spirito, il mondo dei miei sogni e la mia fame di bellezza, e questo è di grande aiuto anche nella pratica della fotografia, che comunque è anch'essa, almeno per la mia esperienza, una pratica di ricerca interiore e spirituale.

Da scettico qual'ero, nutro ora grande rispetto per questa arte e ringrazio che faccia ora parte anche della mia vita.


Dipinto di Harold Forster

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