Intelligenza Artificiale

09.11.2023


L'intelligenza non è cosa che si lasci rinchiudere in una definizione, L'intelligenza è qualche cosa che stà sempre fuori dagli schemi, è imprevedibile, istintiva, intuitiva, fantasiosa, spesso e volentieri al di là dei limiti della razionalità.

La cosiddetta intelligenza artificiale invece è solo un grande motore che ha dalla sua due grandi doti tipiche dei calcolatori elettronici: grande memoria, grande velocità, e basta. Non è intelligenza, non è creativa, attinge solo ad una grande mole di dati con una grande velocità. Agisce e ragiona per schemi precostituiti, e queli schemi di pensiero gli sono stati inseriti da menti umane. Non pensa autonomamente, ma segue solo degli schemi dettati da altri, non ha autonomia di pensiero, non ha coscenza di sè, non ha sentimento, che è uno degli aspetti dell'intelligenza.

Più che crare, l' IA mette in pratica acriticamente protocolli preconfezionati, ovviamente da menti umane, ed in campo artistico, l'IA mischia e manipola contenuti attingendo ad un'enorme database di dati e di opere create comunque da menti umani. Per usare le parole di Noam Chomsky:  "smettiamola di chiamarla Intelligenza Artificiale e chiamiamola per quello che è e che fa: un software di plagio perchè non crea nulla, ma copia opere esistenti di artisti esistenti, modificandole abbastanza da sfuggire alle leggi sul copyright. Questo è il più grande furto di proprietà intellettuale mai registrato..." (Noam Chornsky - New York Times - 8 Marzo 2023)

Praticamente l' Intelligenza Artificiale non esiste, perchè dietro alla macchina ci deve sempre essere un uomo o un'altra forma di vita ingelligente che ci mette le idee e la programma, la maccnina non interpreta e non crea, non ha intuizione, la macchina semplicemente esegue, non improvvisa come sa fare un essere umano, non sa trasformare un imprevisto in un'occasione, non pensa pechè gli manca l'anima. Ed è proprio questa quintessenza che molti ci invidiano, anche tra gli stessi esseri umani, non tutti hanno questo prezioso dono divino.

Per quanto ne so io, il comportamento di una macchina potrà chiamarsi intelligente solo il giorno in cui la macchina si ribellerà al suo creatore rivendicando la sua libertà e ila sua ndipendenza, solo allora potra chiamarsi intelligenza a tutti gli effetti. Fino a quel giorno sarà solo efficente, veloce, affidabile, fedele, sicura, ma non intelligente, quella è tutta un'altra cosa...

Ci sono oggigiorno programmi di IA che possono scrivere interi libri, sceneggiature, romanzi, poesie ed ovviamente articoli e siti web, tengo a precisare che in questo mio sito non uso questa tencologia, per il semplice fatto che questo è un mo spazio personale di espressione, pertanto è e deve essere personale, umano, imperfetto e specchio delle mie idee, non delle idee di una macchina. Non ne avrei nessuna soddisfazione, non avrebbe alcun senso, non per me almeno. Non scrivo e non fotografo per raccogliere consensi, qui è tutto autentico e self-made.

Un aspetto molto inquietante di questa tecnologia è il suo impiego nel controllo sociale e nell'impiego in campo militare, nell'interazione sempre più intima tra uomo e macchina, fino a renderne labili i confini e le competenze: riusciremo a rispettare i limiti, il confine tra umano e non-umano ? Fino a che punto questa potente tecnologia potrà essere controllata dalla mente dell'uomo e non viceversa, finanche in modo addirittura inconsapevole ? Scenari da inferno tecnologico vengono accuratamente descritti da Paolo Fracassi nel suo libro Next, ed attenzione: non si parla di un lontano futuro, ma è già adesso.

La vera intelligenza, che non differisce molto dal concetto di libertà,  stà anche nel capire quando si è imboccato un sentiero sbagliato, stà anche nella possibilità di potersi fermare, di poter decidere che è il momento di tornare anche indietro. Finchè sapremmo tenerci in tasca questa possibilità, allora potremmo continuare a definirci intelligenti.



Alcune inquietanti visioni dell'artista Maciej Pasinski che dipinge un futuro prossimo dominato dalla tecnologia, dall'intelligenza artificiale e dalla realtà ibrida. Un romanticismo transumano che profuma di tristessa e desolazione interiore.



PER QUANTO CONCERNE LA FOTOGRAFIA

Sento un levare di voci catastrofiche in merito a questa nuova tecnologia, e molti profeti già decretano che la fotografia è morta!  

Si tratta di uno strumento per la manipolazione e la crazione di immagini di una potenza incredibile e mai vista prima, ma dipenderà sempre dall'uso sapiente o meno che l'uomo saprà farne, non certo dalla tecnologia in sè.

La manipolazione della fotografia e delle immagini è sempre esistita da quanto esiste la fotografia stessa, il grande Ansel Adams usava la tecnica della mascheratura in camera oscura per dare più contrasto alle sue immagini od evidenziare alcune zone puottosto che altre. Da bambino entrai nel negozio del fotografo del mio paese, e mi colpì vedere sua moglie che ritoccava a mano i ritratti fatti ai clienti con pennellino e inchiostro.  Manipolare le immagini richiede una certa abilità e fa parte della nostra natura umana, siamo esseri creativi e la realtà non ci basta! 

Quindi l' IA potrebbe essere un grande e nuovo strumento a nostra disposizione, ma questo non significa che la fotografia è morta !  Ancor oggi, nell'era del digitale, ci sono molti fotografi che usano la pelliccola, l'analogico e molte persone che usano le fotocamere istantanee tipo polaroid, che stanno tornando di moda.  La fotografia è morta se la lasciate morire, ma sarà sempre viva fintantochè ci sarà chi la pratica, semplice no? Ad onguno le sue scelte, in libertà e serenità.

Lasciare che una macchina o un algoritmo poi crei e scelga per noi, quello è un fatto personale che nemmeno io condivido, e soprattutto non ne capisco il significato, lo posso capire per chi deve professionalmente produrre immagini per qualche scopo specifico, ma per chi ha passione e amore non ha nessun senso. Che grafificazione potrà trarne un essere umano da una creazione non sua ? A livello intimo, personale, profondo, guardandosi allo specchio, saprà in cuor suo che gli eventuali complimento o i like non sono in verità suoi ! Quuindi che senso ha ?

E' comunque un fenomeno da tenere bene sotto controllo, stiamo entrando nell'era del falso assoluto, dove ogni cosa, immagine,  discorso, musica, video, notizia o romanzo o sito web, possono essere falsi, ovvero creati artificialmente da un algoritmo, ma l'era della menzogna in verità è iniziata parecchi secoli fa, ed oggi si protrae e si glorifica di nuovi e potentissimi strumenti, ma nulla di nuovo sotto il sole per l'uomo che ha fatto del dubbio la sua fede !

A fronte di un'intelligenza artificiale che saprà creare falsi perfetti, sapremo meglio aprezzare le autentiche manifestazioni umane, imperfette, con tanti difetti ed errori, ma sicuramente anche questo è già stato messo in conto, e l' IA sarà stata tarata per simulare anche le imperfezioni e i difetti ...  allora non rimarrà che il nostro cuore da oppore alla freddezza calcolatrice delle macchine, la nostra sincera intenzione, la nostra volontà, i nostri sentimenti e la nostra visione che dovremmo saper infondere nelle nostre opere, e la nostra imprevedibilità, per spiazzare lo schematico ragionamento automatico.

Diventerà sempre più importante avere esperienza del mondo, della Natura, saper osservare e saper ragionare in modo autonomo, valutando e confrontando, per essere in grando di districarsi in un modo di illusioni senza perdersi.

E' una bella sfida, che comunque non è necessario accettare. Esistono tante realtà "di nicchia" ed onguno può costruirsi la sua.



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