Le pietre del fiume

07.05.2025

La bellezza enigmatica e sensuale dei sassi



I ciottoli del fiume, pietre strappate dalle montagne e trascinate per chilometri e chilometri, per decenni, secoli, forse millenni. Pietre strappate al loro destino e trascinate in un vorticoso caos  di tempo e di spazio, in un tumultuoso susseguirsi di eventi forzosi  che le hanno modellate, arrotondate, levigate e colorate. Ma alla fine tutto questo imperversare caotico di forze incontrollabili hanno reso queste pietre sensuali e seducenti, si io le trovo proprio sensuali e seducenti nelle loro rotondità, nei loro tenui colori pastello, nelle loro grafie bizzarre. 

Forse era proprio questo il loro destino, l'essere sottratte a forza dalle loro montagne, dove avrebbero trascorso vita anonima nelle oscurità del ventre terrestre, per essere sospinte verso un nuovo destino, per essere graffiate, scheggiate, spezzate, aggrovigliate, appallottolate, scontrate.  Prima affogate in gelide ed oscure acque e poi temprate sotto il sole cocente,  e alla fine eccoli li, piccoli tesori enigmatici alla portata di tutti, non c'è nemmeno bisogno di fare la fatica di andare a cercarli, vengono loro da noi, giù dalle montagne, i sassi.

Forse sono solo prodotti del caos, o forse è bello immaginare che il fiume lavori incessantemente per produrre questi piccoli estrosi capolavori. In fondo cos'è che un fiume produce in maggior quantità ? Sassi !

Anche un semplice sasso ha una storia da raccontare, anche una pietra apparentemente inerme ha dentro di sé una parte dell'anima vitale del pianeta, un frammento di coscienza, di memoria, di informazione. Anche un semplice sasso suggerisce delle domande, pone questioni, pertanto insegna.



Non sono qui

per raggiungere gli obiettivi che mi prefiggo.

Sono qui per cedere

me stesso 

alla vita

per imparare ad arrendermi

di momento in momento

a ciò che vuol venire

a ciò che attende di giungere.

Sono qui per sentire

la vita

che mi attraversa e mi conduce

dove non lo so.

Sono qui per sbagliare

e comprendere che non cis ono sbagli.

Sono qui per fallire

e comprendere che non ci sono fallimenti.

Sono qui per cercare il mio nucleo

la gioiosa essenza

e per trovarla negli altri

in me stesso

in ogni cosa.


- poesia di Giuseppe Conoci





Visita i miei album sui sassi di fiume:


>>>   Il Viaggiatore senza meta   <<<