Naturismo, questo sconosciuto...

Ama il prossimo tuo come te stesso.

La mia libertà finisce la dove inizia la tua.


Nell'immaginario collettivo naturismo significa principalmente andare in spiaggia per fare il bagno al mare senza il costumino e prendere la tintarella integrale, tutt'al più frequentare qualche campeggio o sauna dedicati. Questo è sommariamente quello che anima la fantasia dell'uomo comune, dedito alla lettura dei giornaletti di cronaca pseudo-seriosi, scandalistici, sensazionalistici o "di tendenza", al sentir pronunicare la parola naturismo, fantasia solleticata spesso dai desideri più o meno latenti, più o meno leciti,  di voyerismo, più o meno represso, e della comune propensione al facile giudizio morale, che tanto giova all'abbellimento del proprio ego ed ai suoi meccanismi di difesa.

Certo, naturismo può essere anche questo, ma non solo, e non necessariamente. Perchè naturismo è principalmente una forma di amore e di rispetto verso sé stessi, verso il prossimo, e verso la Natura tutta. Si può benissimo essere naturisti anche con il costume da bagno, e non esserlo anche senza!

Una volta assimilati i concetti espressi qui sopra nel sottotitolo, sull'amare e sulla libertà, tutto il resto viene di conseguenza, Naturismo è una filosofia di vita che coinvolge totalmente spirito, pensiero e corpo e si concretizza in azioni pratiche e quotidiane, nella vita reale. Uno dei grandi proglemi dell'uomo sembra proprio essere la sua separazione tra mente e corpo, tra spirito e materia, spesso attribuendo loro connotazioni di valore arbitrarie, senza rendersi conto che questi due aspetti sono le due facce della medesima medaglia, che si plasmano a vicenda, che sono uno la conseguenza dell'altro.

Naturismo è quindi anche un'atteggiamento, di rispetto e comprensione principalmente, verso il proprio benessere psico-fisico  che coinvolge la sfera emotiva, affettiva, spirituale e fisica di ogni aspetto della propria esistenza. Quindi, al di là del costumino da bagno o meno, il naturista cercherà sempre di valutare consapevolmente le sue azioni in ogni ambito di azione e di pensiero: nell'alimentazione per esempio, nel moto e nell'attività fisica, nel modo di farela spesa, di usare il proprio denaro ed il proprio tempo,, cercando un modus operandi quanto più etico possibile. E non c'è bisogno di diventare un martire o un santo, anzi tutt'altro, ma si può trovare un compromesso allo stesso tempo etico e gioioso.

E' un modo di vedere e di cercare l'essenza, al di là dell'illusorio aspetto esteriore delle cose. Cerare di penetrare il mistero e percepire la connessione che si cela dietro ogni cosa, piccola o grande che sia, dal lontanissimo ed immenso cielo stellato al più piccolo sassolino del fiume.  Il naturismo è un micromondo, comunque pure sempre riflesso del macrocosmo, dove ognuno a modo suo può liberarsi dai dormi e dalle "corazze" fisiche e mentali che quotidianamente lo tengono incatenato ad un ruolo, ad una sorta di parte in commedia, per potersi sentire più leggero e più libero, una sorta di spazio di decompressione, e poter esplorare il mondo dentro e fuori di sé, e magari scoprire con sorpresa che anche questo confine non è poi così netto come può sembrare.

Può essere un percorso strettamente personale o socialmente condiviso, ma in ogni modo si avvertirà la presenza di una "forza potente" che ognuno chiamerà come meglio crede (anima, libertà, istinto, kundalini, ecc.ecc.), una forza che porta con sè un messaggio sociale ed anche "politico"  dalle molteplici implicazioni, oserei dire un messaggio rivoluzionario, come rivoluzionario è il messagio delle due frasi di apertura, sempre attuali anche se molto antiche. Una rivoluzione pacifica, e che può essere anche solo interiore, individuale, pechè è forse proprio questo l'unico modo per cambiare attivamente il mondo, cambiare sé stessi.

Non esiste per me un naturismo che possa essere definito, che possa essere spiegato o racchiuso in una definizione, esistono tanti naturismo, uno per ogni individuo, e darne una definizione è un atto sostanzialmente contrario alla sua natura. Pretendere di darne una definizione, così come cercare di delimitarlo o regolamentarlo, sarebbe come ingabbiarlo, ucciderlo, banalizzarlo, ed è quello che si cerca sempre di fare, forse al fine di banalizzarlo per renderlo innocquo, magari trasformarlo in una fonte di profitto, una mercificazione, tipico atteggiamento della nostra società che altro non comprende se non all'interno di queste logiche.

Per chi è coinvolto da queste condiderazioni, ripeto "coinvolto" e non curioso, per chi cerca una sua via, un suo equilibrio, un cammino verso una maggior consapevolezza e un maggior benessere e serenità, può leggere altro sul blog ...



Avvertenze: tutto quanto trovate in questo sito è frutto della mia fantasia delle delle mie personali opinioni, qui non trovate notizie, informazioni, consigli, suggerimenti o quant'altro, ma solo ed esclusivamente le mie opinioni personali ed il racconto delle mie personali esperienze. Questo sito è essenzialmente un monologo reso pubblico, una mia personale agenda organizzativa. Nessuno è tenuto a seguirmi, a condividere, a sperimentare, accettare o credere acriticamente. Anzi, sconsiglio vivamente di farlo.