La Val Taro



Devo molto al "mio" fiume, traggo ancora molta ispirazione da questi luoghi, ogni volta che ci torno c'è sempre un'emozione, e sono un balsamo per il mio spirito nei momenti difficili, luoghi di ristoro e di meditazione, dove mi ritrovo sempre con me stesso.

Naturalmente non parliamo di natura selvaggia e paesaggi incontaminati, qui non abbiamo orizzonti spettacolari e visioni mozzafiato, il territorio è densamente popolato, per lungo tempo maltrattato dalle attività umane invasive, e dallo scarso rispetto e amore da parte tutti noi. Siamo sempre schiavi di questa piccola mentalità secondo la quale le cose belle sono sempre altrove e lontane.

Ma finalmente vedo che negli ultimi anni qualcosa è cambiato, c'è una maggiore consapevolezza, un maggiore rispetto, e vedo finalmente le persone che vanno al fiume e alla valle con occhi diversi, più disposti verso la bellezza che si nasconde dentro cose semplici, vedo gente che torna al fiume e si diverte, gente che cammina, fa il bagno, va in bicicletta, corre, fotografa, e questo è incoraggiante, anche se non mancano mai coloro che continuano lasciare i loro rifiuti sparsi ovunque. Anche la cura e l'attenzione verso la natura e la sua valorizzazione sembra miglioriata, anche se a volte ho l'impressione che si tratti di propaganda:  nuove piste ciclabili, nuovi sentieri, sbarrati gli accessi al fiume, nuove staccionate, che poi però vengono dimenticate ed abbandonate a se stesse, e presto si trasformano in degrado.

Forse l'uomo non cambierà mai, e comunque nessun cambiamento imposto dall'alto sarà mai efficace, il cambiamento deve venire da dentro, sempre. Solo sviluppando ad affinando la sensibilità alla bellezza, al rispetto e alla cura, con un lavoro interiore, si potrà cambiare anche l'attengiamento verso l'ambiente esterno.

La gioia non è solo nel viaggiare oltre oceano, in paradisi esotici e lontani, ma anche e soprattutto viaggiare e scoprire appena oltre il nostro naso, perché è qui e ora che viviamo, e qui e ora che dobbiamo apprezzare la bellezza che ci circonda, e se bellezza non ce n'è o non ne vediamo, dobbiamo cercarla e crearla. Il mondo naturale, i suoi paesaggi e le storie delle persone che l'hanno vissuto e plasmato sono argomenti affascinanti da indagare e scoprire, anche e soprattutto dietro casa nostra, il nostro significato come esseri umani dipende anche da questo.

E come gesto di amore e gratitudine per la mia terra, ho creato queste pagine, dove racconto le mie emozioni nel modo forse migliore che so fare, perlomeno il modo che più mi piace: fotografando!

Alla fine poi la Val Taro, il suo fiume, è solo un pretesto, un pretesto per parlare di bellezza e di natura, di storie e di scoperte, di riflessioni e congetture, un pretesto per descrivere la poesia del paesaggio e delle stagioni, e la meraviglia insita nelle cose apparentemente semplici.

Il mio intento in queste pagine non è informativo o divulgativo, non voglio spiegare nulla a nessuno. Attraverso la fotografia vorrei solo raccontare la mia visione, vorrei emozionare ed incuriosire, perché non c'è niente di più bello che esplorare e scoprire.


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