Epitaffio

19.01.2024

Quale dimora attende la sostanza che dà vita al mio corpo, una volta liberata dalle leggi che la tengono schiava in mezzo agli esseri umani ?   

- Seneca -



Questa sera ho pensato a cosa scrivere sulla lapide dopo la mia dipartita, il mio epitaffio ideale.  Per carità, nessuna fretta, ma meglio mettere le mani avanti.

E' venuta a mancare all'affetto dei suoi Fiumi e delle sue Montagne la custodia materiale del Viaggiatore senza Meta, anima peregrina da tempi immemori su questa Terra. Ne danno il lieto annuncio i cinghiali, le pietre e gli alberi tutti. Non fiori di plastica, ma mille gioiose primavere..... poi siamo sicuri che è venuto a mancare ?  ... no, forse è solo un modo per dire che si è fuso con essi !

 


"... l'animo, oppresso da un greve fardello, desidera liberarsene e tornare a quegli elementi di cui era stato parte integrante. Infatti, questo corpo è un peso e una pena per l'animo. Mentre il corpo lo opprime, l'animo è messo alle strette, si trova in catene, qualora non sia apparsa la filosofia e lo abbia invitato a riprendere fiato di fronte allo spettacolo della natura e lo abbia distolto dalla realtà terrena volgendolo a quella divina. [...] Così l'animo, chiuso in quella squallida e oscura dimora, si porta, ogni qual volta lo può, all'aperto e trova riposo nella contemplazione della natura.  Il saggio e chi aspira alla saggezza sono senz'altro attaccati al loro proprio corpo, ma ne sono lontani con la parte migliore di se stessi e indirizzano i loro pensieri a sfere sublimi [...] tollerano la condizione mortale, sebbene sappiano che ne esiste una con prospettive ben più ampie.

Sono troppo grande e generato per una realtà ben superiore per essere schiavo del mio corpo.  In tale dimora asservita abita un animo libero. Mai codesta carne mi indurrà alla paura, mai alla simulazione, mai mentirò per rendere omaggio a questo corpo, non saremo più soci in parti uguali: l'animo si arrogherà ogni diritto."

- Seneca,  Lettere morali a Lucilio -



Nella foto, una bella panoramica sul monte Ragola visto dal monte Orocco.  Il monte Ragola si trova a cavallo tra l'appennino piacentino e quello parmense, uniti dal passo dello Zovallo.  Questo è il versamente parmense, che si affaccia sulla Val Ceno. Una zona molto bella per gli amanti della natura e dell'escursionismo, una zona selvaggia e poco abitata, anzi quasi per nulla, con cime interessanti quali il monte Tomarlo, il Maggiorasca, l'Aiona ed il Penna.

Qualche dritta la puoi trovare a questo link >>>   o a questo >>>

Il monte Orocco, da cui è stata scattata questa immagine, è un magnifico balcone naturale situato a cavallo tra la Val Ceno e la Val Taro.  Si raggiunge con un facile sentiero tutto panoramico che parte dal passo della Tabella, qualche chilometro dopo il paesino di Alpe salendo dalla Val Taro, oppure venendo dalla Liguria, raggiunto il passo del Chiodo, ai piedi del monte Penna, si prosegue per Alpe, il passo della Tabella si trova qualche minuto dopo aver superato il rifugio Monte Penna. L'escursione è molto semplice e richiede circa quaranta minuti dal passo alla cima, il ritorno è per lo stesso sentiero. Ottimo punto per fotografare l'alba o il tramonto sulle vallate circostanti, facile anche con la neve e se le condizioni meteo lo permettono, si vede anche il mare.